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Oggi più che mai un percorso strutturale verso la riduzione dalla dipendenza da fonti fossili è necessario e indispensabile.  La situazione emergenziale dovuta ai prezzi folli raggiunti in questi mesi, dovrebbe spingerci a valutare nuove vie che includano progetti di energia comunitaria.

L’accelerazione di questo processo si rende molto importante per il nostro Paese per due motivi:

  1. Le risorse naturali, oltre ad essere garantite, si configurano come elemento attenuante dei prezzi. Questo significa rendere Italia ed Europa meno dipendenti dall’approvvigionamento dall’estero;
  2. L’adozione di nuove configurazioni, il cui obiettivo principale è la condivisione, permette di contrastare la povertà energetica.

Proprio quest’ultimo punto mostra come oggi sia finalmente possibile parlare di energia comunitaria e condivisa grazie alla nascita delle comunità energetiche e progetti di autoconsumo collettivo.

Cosa si intende per energia comunitaria?

Per energia comunitaria si intende un nuovo modello energetico basato sulla collaborazione, dove i cittadini diventano i protagonisti di un progetto di autoconsumo condiviso.

In altre parole, gruppi di imprese e cittadini diventano prosumer, installando un impianto a fonte rinnovabile (come un impianto fotovoltaico) e realizzando diversi benefici:

  1. Riduzione del costo della bolletta
  2. Incentivi derivanti dall’autoconsumo diretto
  3. La remunerazione dell’energia prodotta, non autoconsumata e immessa in rete 
  4. Riduzione dell’emissione di CO2 grazie all’utilizzo di impianti a fonti rinnovabili

Qual è il futuro dell’energia comunitaria?

Comunità Energetiche e gruppi di Auotoconsumo Collettivo sono destinati ad un forte sviluppo nei prossimi anni. Ad oggi, grazie agli incentivi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) di oltre 2.2 miliardi e le Detrazioni fiscali 50-110%, sono diversi i progetti attivi.

Un esempio pratico? Fino a poco tempo fa era proibito installare un impianto fotovoltaico comune per il proprio condominio. Ora no!  Di seguito trovi uno dei primi progetti di Autoconsumo Collettivo realizzato su da Renewable Community per un progetto di ristrutturazione di un immobile a Fiorenzuola d’Arda (PC).

In base alla modifica apportata alla Direttiva 2018/2001/Ue, inoltre, è ora possibile creare comunità energetiche più ampie (quartieri, piccoli comuni) grazie all’utilizzo delle cabine primarie di condivisione e l’aumento della potenza massima installabile a 1 MW.

L’impegno di Renewable Community per l’Energia Comunitaria

Nella rivoluzione portata da Comunità Energetiche e Autoconsumo Collettivo, Renewable Community si propone come un solido punto di riferimento per aziende e cittadini.

Per maggiori informazioni, contattataci allo 0331 341963, o invia una email all’indirizzo cer@renewablecommunity.info. Risponderemo in breve tempo a tutti i vostri dubbi illustrandovi le nuove opportunità e offerte disponibili.

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