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Nel 2021 si è assistito ad una crescita esorbitante del prezzo dell’energia, dovuta principalmente all’aumento del prezzo del costo del gas, ed  è questo lo scenario che ci mostra quanto sia necessario  diminuire la dipendenza da fonti fossili.

In un’ottima di transizione energetica, Energy Communities e Autoconsumo Collettivo si stanno affermando come nuovi modelli di generazione e consumo dell’energia diventando la grande scommessa sul futuro energetico.

Questi nuovi modelli di democrazia energetica offrono diversi benefici, dal risparmio in bolletta del singolo, ai vantaggi sociali per il territorio, all’accelerazione del percorso di decarbonizzazione.

Proprio in occasione della quarta edizione dell’Electricity Market Report 2021 è stata analizzata l’evoluzione dei mercati elettrici in Italia con focus sulle comunità energetiche ed aggregazioni virtuali.

Durante la conferenza sono stati analizzati tre ambiti principali nei quali le comunità energetiche si stanno sviluppando:

  1. Enti pubblici e terzo settore: viene instaurata una relazione diretta tra cittadini ed ente pubblico locale con l’obiettivo di mitigare la povertà energetica, generare valore economico sul territorio e riqualificare l’edilizia popolare beneficiando di finanziamenti a fondo perduto o agevolati;
  2. Player energetico: un operatore del settore energetico, che effettua l’investimento, coinvolge un Comune locale per dare vita all’iniziativa;
  3. Privati cittadini: l’investimento è sostenuto da cittadini e PMI sfruttando detrazioni fiscali e finanziamenti bancari diventando i soli membri dell’aggregato.

Per quanto riguarda l’autoconsumo collettivo, invece, esistono due tipologie di configurazioni:

  1. Enti pubblici e cooperative senza scopo di lucro: un impianto fotovoltaico viene installato sulle utenze comuni dell’edificio stesso con lo scopo di diffondere risorse rinnovabili e mitigare la povertà energetica;
  2. Player industriali: lo scopo è quello di costruire nuove unità abitative o ristrutturare quelle preesistenti con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di iniziative di autoconsumo collettivo.

La costituzione di queste nuove realtà locali di produzione e consumo distribuito è in grado di generare benefici economici grazie alla riduzione dei costi dell’energia elettrica degli utenti che ne fanno parte, ma anche benefici di carattere sociale e ambientale.

Inoltre, con il recepimento della direttiva 2001/2018 RED II sulle fonti rinnovabili, verranno introdotte importanti novità, tra cui l’aumento del limite di potenza degli impianti ammessi ai meccanismi di incentivazioni da 0,2 a 1 MW, nonché la possibilità di contabilizzare l’energia condivisa sotto la stessa cabina primaria (non più secondaria).

L’impegno di Renewable Community per l’Energia Comunitaria

Nella rivoluzione portata da Comunità Energetiche e Autoconsumo Collettivo, Renewable Community si propone come un solido punto di riferimento per aziende e cittadini: scopri uno dei nostri progetti di Autoconsumo collettivo realizzato a Fiorenzuola d’Arda (PC)

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