La normativa di riferimento per le comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo
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La disciplina che regola la materia è ricca di contributi, sia a livello europeo sia nazionale.
Si parte dalla Direttiva 2009/29/CE, con la quale l’Unione Europea si dava i primi obiettivi da raggiungere entro il 2020 in termini di riduzioni di gas serra, produzione da fonti rinnovabili e risparmio energetico.
In seguito, è stato il turno della Direttiva 2018/2001 (RED II), che ha sostituto la precedente. Con questa normativa venivano posti obiettivi fino al 2030 in termini di produzione energetica da fonti rinnovabili. È questa la fonte a cui risalire per la prima assegnazione di diritti agli “autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente” e alle “comunità energetiche”.
A livello nazionale, le Direttive europee sono state recepite con il DL 30 dicembre 2019, n. 162 (Decreto Milleproroghe), convertito nella Legge n.8 del 28 febbraio 2020, e nella delibera ARERA 318/2020/R/EEL.
Di recente, poi, il Ministero dello Sviluppo Economico ha firmato il decreto 16 Settembre 2020, c.d. “Decreto Autoconsumo Collettivo”, dove vengono definite le tariffe di incentivazione alla produzione di energia per autoconsumo collettivo e comunità energetiche. Infine a dicembre 2020 GSE ha dato seguito a quanto previsto dal succitato decreto ed alla delibera ARERA 318/2020/R/EEL pubblicando le regole tecniche per la costituzione di comunità energetiche ed autoconsumo collettivo.